Food

La pasta del futuro? Si crea con il crowdsourcing e la stampa 3D

Barilla, in collaborazione con Thingarage, ha lanciato un contest online per inventare nuovi tipi di pasta in 3D con partecipanti da oltre 20 Paesi. I vincitori sono stati Rosa, tipo di pasta che si dischiude in acqua bollente come un fiore, Vortipa, a forma di vortice, e Lune, che ricorda l’immagine del satellite

Pubblicato il 16 Gen 2015

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Rosa, il progetto vincitore

Fino a pochi anni l’invenzione di nuovi formati di pasta era materia per i grandi food designer. Le aziende che facevano innovazione si rivolgevano a un ristretto circuito di specialisti. Ora la sharing economy e la rivoluzione maker stanno cambiando un po’ le cose, rendendo tutto molto più semplice e low

Ci sono infatti imprese che cominciano a creare la pasta del futuro rivolgendosi direttamente alla rete attraverso la formula del crowdsourcing. E allo stesso ci sono progettisti che non hanno bisogno di creare i loro prototipi in laboratorio ma lo fanno da casa servendosi di normalissime stampanti 3D.

Un caso è quello di Barilla, che in collaborazione con il portale Thingarage, ha lanciato lo scorso agosto una gara rivolta a designer, maker e

Vortipa, secondo classificato

appassionati di 3D printing. Obiettivo del contest era inventare nuove forme di pasta, cercando di sfruttare più possibile le potenzialità offerte dalle macchine simbolo del digital manufacturing.

La call si è chiusa in ottobre e a dicembre sono stati annunciati i vincitori. Al primo posto si piazza Rosa, un concept ideato dal progettista francese Loris Tupin di Maxilly sur Léman. È un modello tridimensionale che si dischiude una volta calato nell’acqua bollente: riproduce, cioè, quello che fa un fiore quando sboccia.

Lune, terzo classificato

In seconda posizione c’è Vortipa, sviluppato da un team di Cagliari composta da Danilo Spiga e Luis Fraguarda. Si tratta di un vortice a forma di albero di Natale. Medaglia di bronzo per la creazione del designer italiano Alessandro Carabini (in collaborazione con lo studio parigino Abaco): Lune, una pasta che ricorda la forma della Luna, a sfera e con alcuni “crateri”che trattengono il sugo al loro interno.

Ai primi classificati sarà riconosciuto un premio di 800 euro a testa. Alla gara hanno preso parte 216 idee in arrivo da più di 20 Paesi: Italia, Francia, Germania, Olanda e Usa sono quelli da cui è giunto il maggior numero di progetti.

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