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Cleantech in Italia: impennata del venture capital, ma l’Europa è lontana



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Nel 2023 i finanziamenti per le tecnologie pulite in Italia hanno raggiunto 322,3 milioni di euro, con un balzo in avanti rispetto al 2022 (+68,6%). Ma gli investimenti in VC cleantech sono solo 3,8 milioni di euro pro capite rispetto ai 43,2 milioni della Francia e ai 38,8 milioni della Germania. Il report di Cleantech…

Pubblicato il 24 giu 2024



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Cleantech (Foto di <a href="https://unsplash.com/it/@willianjusten?utm_content=creditCopyText&utm_medium=referral&utm_source=unsplash">Willian Justen de Vasconcellos</a> su <a href="https://unsplash.com/it/foto/computer-portatile-in-bianco-e-nero-acceso-hPcF0UCpNhs?utm_content=creditCopyText&utm_medium=referral&utm_source=unsplash">Unsplash</a>)

Il settore del cleantech (clean technology) sta vivendo una fase di notevole espansione a livello mondiale, sostenuta da un volume crescente di investimenti e finanziamenti. Anche in Italia la scena cleantech è vivace, con molte startup emergenti che lavorano su tecnologie critiche per la decarbonizzazione e un numero crescente di fondi cleantech dedicati. Ad oggi sono stati erogati 322,3 milioni di euro. Tuttavia, i finanziamenti nelle fasi avanzate sono ancora insufficienti e troppo bassi rispetto all’Europa. E’ quanto emerso il primo report di Cleantech for Italy, realizzato insieme a MITO Technology, che analizza lo stato dell’ecosistema VC cleantech in Italia.

Cos’è il cleantech

Il termine “cleantech” (o “clean technology”) si riferisce a una vasta gamma di prodotti, servizi e processi che utilizzano materiali e risorse rinnovabili per ridurre o eliminare impatti negativi sull’ambiente. L’obiettivo principale del cleantech è promuovere la sostenibilità ambientale e ridurre l’impronta ecologica attraverso l’uso efficiente delle risorse naturali, la riduzione delle emissioni di inquinanti e la minimizzazione dei rifiuti. Le tecnologie cleantech includono energie rinnovabili come l’energia solare, eolica, idroelettrica e geotermica, efficienza energetica con tecnologie che migliorano l’efficienza nell’uso dell’energia come l’illuminazione a LED e gli edifici a basso consumo energetico. Comprendono anche la gestione dei rifiuti con soluzioni per il riciclaggio, il compostaggio e la riduzione dei rifiuti, i trasporti sostenibili come veicoli elettrici e biocarburanti e altre tecnologie che riducono le emissioni di gas serra. Rientra nel cleantech la gestione delle risorse idriche con tecnologie per il trattamento delle acque reflue e la desalinizzazione, e l’agricoltura sostenibile con tecniche e tecnologie che migliorano l’efficienza nell’uso delle risorse agricole e riducono l’impatto ambientale. Il settore cleantech è in rapida crescita e sta attirando significativi investimenti da parte di governi, aziende e investitori privati, poiché sempre più persone e organizzazioni riconoscono l’importanza di affrontare le sfide ambientali globali.

I finanziamenti cleantech in Italia

I dati salienti del report, realizzato da Leonardo Massa, Investment Director di MITO Technology e Federico Cuppoloni, direttore di Cleantech for Italy, evidenziano che nel 2023, i finanziamenti cleantech in Italia, tra equity, debito e sovvenzioni, hanno raggiunto la cifra record di 322,3 milioni di euro, con un significativo aumento rispetto al 2022 (+68,6%).

Si è registrato inoltre un notevole incremento dei round di finanziamento post-seed, nella fascia di 5-20 milioni di euro. Questa tendenza ha determinato un aumento sia della dimensione media delle operazioni (2,7 milioni di euro nel 2023 rispetto a 1,9 milioni di euro nel 2022) sia della dimensione mediana delle operazioni (0,8 milioni di euro nel 2023 rispetto a 0,4 milioni di euro nel 2022).

Nello specifico, il settore energetico è quello che ha ricevuto più finanziamenti nel 2023, con il 37,9% del valore totale delle operazioni, seguito dall’agrifood con il 20%.

Italia in ritardo sul VC per il cleantech

In questo contesto, nonostante le tendenze positive, l’Italia è significativamente in ritardo rispetto ai Paesi europei negli investimenti in venture capital cleantech: solamente 3,8 milioni di euro investiti pro capite (rispetto ai 43,2 milioni di euro della Francia e ai 38,8 milioni di euro della Germania).

A QUESTO LINK il report di Cleantech for Italy

Federico Cuppoloni, direttore di Cleantech for Italy ha dichiarato: “La scena cleantech italiana è vivace, con molte startup emergenti che lavorano su tecnologie critiche per la decarbonizzazione e un numero crescente di fondi cleantech dedicati. Tuttavia, i finanziamenti nelle fasi avanzate sono ancora insufficienti e troppo bassi rispetto all’Europa. Per sbloccare il capitale, necessario a scalare i leader industriali di domani, Cleantech for Italy stringerà alleanze con tutti gli attori chiave e traccerà un percorso verso la leadership globale nel cleantech per il Paese. Colmeremo il divario tra scaleup, investitori e policymaker, sostenendo un quadro politico strategico per supportare la crescita e l’industrializzazione del nostro settore cleantech.”

“L’ecosistema cleantech italiano – ha commentato Leonardo Massa, Investment Director di MITO Technology – sta registrando un’accelerazione significativa, sostenuto da fondi di venture capital specializzati e startup climatiche come MITO Technology Venture. Negli ultimi cinque anni, il settore ha mostrato una maturazione evidente, con round finanziari di maggiore entità e un incremento degli investimenti. Questo trend riflette una crescente fiducia degli investitori e un orientamento strategico verso l’espansione delle imprese consolidate, segnalando una fase di consolidamento e rafforzamento del settore, in linea con gli obiettivi della green transistion. Iniziative come Cleantech for Italy sono cruciali per sostenere l’ecosistema e promuovere la collaborazione tra governo, industria, investitori, incubatori e accademia, favorendo l’innovazione e attirando capitali”.

“L’Italia – ha detto Julia Reinaud, Senior Director di Breakthrough Energy – è un focolaio di innovazione cleantech, esemplificato da storie di successo come l’impressionante raccolta fondi di Energy Dome, una società di stoccaggio di energia a lungo termine e destinataria del supporto di Breakthrough Energy Catalyst. Con il suo potenziale per guidare in settori critici come energy storage e le green molecules, l’Italia ha tutte le risorse per sostenere una crescita straordinaria. L’evento inaugurale di Cleantech for Italy è un passo cruciale per sfruttare questo potenziale e promuovere ulteriori avanzamenti nel settore cleantech. Questa iniziativa è essenziale per favorire la collaborazione e l’innovazione tra gli innovatori e gli investitori cleantech italiani, assicurando che l’Italia continui a essere in prima linea nello sviluppo di tecnologie sostenibili”.

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