Mentre le app provano a lasciare a casa i tassisti, e le intelligenze artificiali rendono disoccupati i primi avvocati, nascono nuovi settori e nuovi posti di lavoro. Il problema è sempre lo stesso, scoprire le nuove professioni di successo prima che diventino troppo affollate.
Se non avete ancora scelto una specializzazione, o se quella che avete vi sta stretta, vale la pena dare una seria occhiata al “RegTech“, il punto di incontro tra regolamentazione e tecnologia.
Le due obiezioni che vi stanno venendo in mente “che noia mortale” e “non sono un’avvocato” sono entrambe infondate. Negli affari regolamentari gli avvocati sono una minoranza. Le regole sono poche e spesso non sono ancora state scritte. Quando frequentavo la Wyeth farmaceutica (oggi Pfizer) cercando di lavorare e scrivere la mia tesi di dottorato allo stesso tempo, i regolatori erano quasi tutti chimici. L’anno dopo mi sono unito al mondo delle telecomunicazioni dove i regolatori erano spesso ingegneri.
Oggi potete avere qualche esperienza di tecnologia, venire dal mondo della finanza o della legge, o semplicemente essere appassionati a quello che succede sugli smartphone. Se scegliete una nicchia non è mai stato così facile diventare degli esperti riconosciuti.
Non sto parlando dei consigli da guru come “leggi tre libri di nicchia e sarai un esperto”. Bitcoin, privacy, trasferire denaro tra smartphone, giocare in borsa da Facebook, ma anche intelligenze artificiali, robots e impianti di memoria innestati direttamente nel cervello umano, tutto quello che è sempre stato considerato fantascienza, di fatto esiste oppure ci aspetta dietro l’angolo.
Ogni mese si creano scenari innovativi a cui il legislatore deve rispondere. Se non volete lavorare nel pubblico, non c’è problema. Le grandi aziende e le associazioni sono in corsa per anticipare il legislatore o per influenzare il processo con i propri lobbisti. Istituzioni e privati anni iniziato una corsa alle assunzioni in un settore dove non ci sono abbastanza esperti da essere assunti.
Certo, ci saranno dei momenti in cui lavorare nel RegTech sarà noioso. Politici e grandi aziende hanno un particolare talento per uccidere la voglia di divertirsi. Ma specializzarsi nel RegTech, qualunque sia la nicchia che scegliete, significa lavorare ai confini dell’innovazione, scoprendo gli impatti sulla società prima di chiunque altro.
Un esempio personale. Negli ultimi tre anni ho visto la tecnologia blockchain al servizio dei dottori nelle guerre civili in Sierra Leone, giovani malesi raccogliere i fondi per sposarsi con lo smartphone, comunità africane curare i propri malati con dei fondi comuni raccolti e gestiti con il cellulare, intelligenze artificiali create durante le vacanze estive da un gruppo di studenti battere esperti analisti di Londra.
Dalla poltrona di Level39—il nostro l’acceleratore di startup nel cuore della City di Londra—vedo il quartier generale di tre banche: HSBC, Deutsche Bank e Jp Morgan. Solo queste banche l’anno scorso hanno speso oltre un miliardo di euro per essere a norma con le nuove regolamentazioni. Se l’innovazione vi annoia, c’è un secondo buon motivo per lavorare nel RegTech.
Il denaro.
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Questo è articolo è parte di una serie dedicata alle previsioni fintech 2017. Puoi leggere ogni articolo autonomamente su EconomyUp.
10 Previsioni Fintech 2017
1. L’era dei robot
2. Espansione e morte delle aziende di credito
3. Il boom dell’Asia
4. L’anno dell’amore bancario
5. L’anno della Blockchain
6. Trovare lavoro grazie al boom del RegTech
7. I giovani non sono davvero più quelli di una volta
8. Il boom dell’Insurance tech (in corso di pubblicazione)
Immagine: Deidre Woollard su Flickr